28 Ott Scoliosi e mal di schiena: il nuoto è davvero una buona idea?
Scoliosi e mal di schiena: il nuoto è davvero una buona idea?
Per anni, il nuoto è stato consigliato come una delle attività fisiche migliori per chi soffre di mal di schiena. Si riteneva infatti che l’acqua, riducendo il peso corporeo, permettesse di muoversi liberamente senza caricare la colonna vertebrale. Tuttavia, gli studi scientifici recenti e l’esperienza clinica dimostrano che il nuoto non è sempre un rimedio universale per il mal di schiena e, in alcuni casi, può persino aggravare la situazione, soprattutto se non praticato con una tecnica adeguata. In questo articolo analizzeremo le ragioni per cui il nuoto non è sempre indicato per chi soffre di problematiche spinali e approfondiremo gli effetti che questa attività può avere su chi soffre di scoliosi.
Il mito del nuoto come cura per il mal di schiena
Negli anni ’80 e ’90, il nuoto era considerato la migliore attività riabilitativa per chi soffriva di dolori alla schiena, grazie alla riduzione del peso corporeo consentita dal galleggiamento in acqua. Si riteneva che questo alleggerimento, combinato alla possibilità di fare movimenti ampi, fosse sufficiente a ridurre il dolore e a migliorare la mobilità della colonna. Oggi, invece, grazie alle evidenze scientifiche più recenti, sappiamo che il nuoto non è sempre una soluzione ottimale per il mal di schiena e che, in alcuni casi, può aggravare i sintomi.
Nuoto e scoliosi: una combinazione da trattare con cautela
Chi soffre di scoliosi necessita di una particolare attenzione quando pratica attività fisica, poiché la colonna vertebrale, già soggetta a una deformità strutturale, tende a reagire diversamente agli stimoli. Nel caso del nuoto, l’assenza di gravità in acqua ha un effetto doppio: da un lato, allevia il carico sulla colonna, ma dall’altro riduce la necessità di attivazione muscolare nei paravertebrali, i principali muscoli a sostegno della colonna.
Debolezza dei muscoli paravertebrali
Per chi ha una scoliosi, l’azione dei muscoli paravertebrali è fondamentale per stabilizzare la colonna vertebrale e mantenere il più possibile un assetto posturale bilanciato. Tuttavia, in acqua, la colonna è “alleggerita” dalla mancanza di gravità, riducendo così la necessità di attivare i muscoli paravertebrali. Questo effetto, sebbene apparentemente positivo, in realtà porta a un indebolimento progressivo della muscolatura paravertebrale nei soggetti con scoliosi. La mancata attivazione di questi muscoli fa sì che la colonna perda la sua stabilità, incrementando il rischio che la curva scoliotica peggiori.
Assenza di sostegno gravitazionale e destabilizzazione della colonna
Per mantenere l’equilibrio posturale e contrastare l’effetto della scoliosi è essenziale che la colonna venga sollecitata in un ambiente dove la gravità permette di attivare il sistema muscolare di supporto, come avviene negli esercizi a terra. In acqua, l’assenza di gravità riduce l’attivazione di questo sistema e, di conseguenza, la colonna è esposta a un progressivo indebolimento strutturale. Uno studio condotto dalla National Scoliosis Foundation ha confermato che, senza una preparazione muscolare specifica, l’effetto della scoliosi può essere accentuato dalla pratica del nuoto.
La biomeccanica della scoliosi e la sfida del nuoto
La scoliosi causa una serie di squilibri muscolari e articolari che influiscono sulla biomeccanica della nuotata. Nei soggetti scoliotici, l’asimmetria nella muscolatura della schiena porta spesso a movimenti non uniformi durante la bracciata, creando un effetto di compensazione che può aumentare lo stress su specifiche aree della colonna. Inoltre, la debolezza dei muscoli stabilizzatori induce un’ulteriore asimmetria nella nuotata, aggravando la curva scoliotica.
Evidenze scientifiche: il nuoto non è sempre indicato per la scoliosi
Le ricerche più recenti indicano che il nuoto, senza il supporto di un programma di esercizi a terra per il rafforzamento muscolare, non rappresenta una soluzione per chi soffre di scoliosi. Alcuni studi hanno mostrato che l’attività in acqua, seppur benefica per il movimento articolare, può risultare insufficiente per mantenere la stabilità della colonna nei soggetti scoliotici.
Un’analisi pubblicata sul Journal of Orthopedic Research ha dimostrato che i soggetti scoliotici che praticano nuoto senza una preparazione specifica per il rafforzamento del core e dei muscoli paravertebrali presentano un aumento della curva scoliotica rispetto ai soggetti che svolgono esercizi mirati fuori dall’acqua. Inoltre, la ricerca evidenzia come la pratica del nuoto senza un rinforzo muscolare mirato possa portare a una progressiva perdita di stabilità posturale, peggiorando l’allineamento spinale e aumentando il rischio di dolori cronici.
Raccomandazioni per chi desidera nuotare con problematiche alla schiena o scoliosi
Per chi soffre di mal di schiena o scoliosi, il nuoto può essere una scelta praticabile, ma è fondamentale seguire alcune linee guida:
- Scegliere stili di nuoto meno stressanti per la colonna: lo stile dorso può rappresentare un’alternativa più sicura rispetto a rana, delfino o stile libero, poiché riduce l’estensione cervicale e il sovraccarico lombare, ovviamente se si sa nuotare nel modo corretto.
- Apprendere una tecnica adeguata: il nuoto è uno sport tecnico e una corretta esecuzione dei movimenti è fondamentale per evitare sovraccarichi. Si consiglia di seguire un programma di allenamento con un istruttore o allenatore esperto, meglio se specializzato nella biomeccanica del nuoto.
- Integrare il nuoto con esercizi di rinforzo muscolare a secco: per chi soffre di scoliosi o mal di schiena è essenziale potenziare la muscolatura della schiena con esercizi mirati per stabilizzare la colonna vertebrale e ridurre il rischio di dolori durante la nuotata. Un buon tono muscolare nella schiena permette di sostenere meglio la colonna vertebrale, prevenendo squilibri posturali e favorendo un movimento più sicuro ed efficace in acqua.
Consigli specifici e supporto tecnico
Come osteopata e allenatore di nuoto specializzato nella biomeccanica del movimento natatorio, consiglio a chi soffre di mal di schiena, scoliosi o altre problematiche della colonna di valutare attentamente quali movimenti sono più indicati e cosa è meglio evitare. La tecnica corretta e un programma di rinforzo muscolare mirato sono essenziali per praticare il nuoto in modo sicuro. Se desideri consigli specifici per la tua attività in piscina, puoi scrivermi per avere una consulenza personalizzata e un supporto tecnico specifico.
Fonti
- “Swimming and scoliosis: effects on spinal alignment and muscle strength” – European Spine Journal
- “Effects of aquatic exercise on patients with chronic low back pain” – Journal of Physical Therapy Science
- “Impact of swimming on spinal curvature in patients with scoliosis” – National Scoliosis Foundation
- “Swimming as a rehabilitation method: benefits and limitations for patients with spinal issues” – British Journal of Sports Medicine
- “Muscle weakness and postural stability in adolescent idiopathic scoliosis” – Journal of Orthopedic Research
Autore
Simone Bressan
Osteopata e allenatore di nuoto, specializzato nel trattamento dei nuotatori.
Osteopata e allenatore di nuoto, specializzato nel trattamento di nuotatori e pallanuotisti
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